sabato 30 marzo 2013
AIUTIAMO WIKIPEDIA
Wikipedia è uno pochi luoghi della rete di cui non si può fare a meno, generalmente non lo si considera nemmeno un sito ma qualcosa di diverso, qualcosa di più vasto. La consulto quotidianamente per ogni cosa sulla quale ho dubbi e trovo sempre quello che cerco (da oggi sul mio blog ho aggiunto il widget), la maggior parte dei link che inserisco nei post sono a wikipedia e l'altro giorno cercando qualcosa mi sono finalmente soffermato a leggere una delle richieste di denaro che spesso ci sono nell'header e alla fine mi sono convinto di devolvere 20€. Non sono tanti ma credo che sia il minimo che posso fare per tutte le volte che l'ho consultata. Invito tutti a fare un'offerta alla wikimediafoundation.
venerdì 29 marzo 2013
READY OR NOT, COVER DI UNA COVER
Ready or not, here I came, you can't hide... così recita una canzone dei Delfonics il cui sottotitolo è (Can't Hide From Love). E' una bella canzone, ripresa da molti tra i quali i Fugees in una bella versione, e la bella voce di Lauryn Hill non è passata inosservata dal due francese Daft Punk che l'hanno campionata per il brano Helmets del loro nuovo album che uscirà il 21 maggio 2013 ma che sembra già riscuotere successo. Consiglio di chiudere bene le porte e alzare il volume al massimo!
Riflettendo poi sul ready or not, here I came, you can't hide mi viene in mente una traduzione dal dialetto del gioco del nascondino: Ora o no ora, mi salte fora!
...gonna find you, and take it slowly...
Riflettendo poi sul ready or not, here I came, you can't hide mi viene in mente una traduzione dal dialetto del gioco del nascondino: Ora o no ora, mi salte fora!
...gonna find you, and take it slowly...
giovedì 28 marzo 2013
IL RE FRA POCO (QUANDO?) SARA' NUDO
Sono un po' frastornato. Ieri, 27 marzo e ultimo giorno possibile per un esecutivo, dopo le consultazioni tra il PD dell'incaricato del Quirinale Bersani, per la formazione di un governo con la delegazione del M5S mandata in streaming su Youtube nel canale la cosa, ero felice. Felice di questa innovazione e della verità sparata in faccia a Pierluigi Bersani da una ragazza, per quanto spregiudicata e forse anche un po' arrogante, della mia età. Oggi il mio umore è cambiato. E cambia ogni giorno. Forse, leggendo i giornali e consultando la rete, non riesco più a capire dove sono girato. I giornali sparano a zero su Grillo e Casaleggio, e da ieri anche sulla Lombardi, forse perché li snobbano ma sembra però che i giornalisti trovino sempre qualcosa di discutibile su chi ho citato. C'è chi dice che Grillo sa solo insultare. Io vorrei sapere la verità, vorrei sapere se questo paese sta andando in malora oppure se riuscirà ad avere un futuro, vorrei sapere se Grillo & Co. stanno facendo la cosa giusta perché so che Bersani & Co. fino ad oggi non l'hanno fatta. Forse il palco sta crollando e il re sarà nudo, ma fino ad allora non mi fido fino in fondo.
lunedì 18 marzo 2013
MEDICI
Non mi piace generalizzare ma la realtà che vedo è quasi sempre questa: tu hai un forte raffreddore con qualche linea di febbre e una fastidiose raucedine, probabilmente è una tonsillite vai dal medico di base e questo forse ti guarda la gola e poi ti prescrive degli antibiotici. Ci sono molti medici che fanno così, è la prassi. Se dici loro che vorresti evitare gli antibiotici ti terrorizzano dicendo che puoi farlo ma è rischioso per ciò che comporta l'indebolimento delle tonsille che sono le prime difese. Va bene accetti e come premio ti prescrivono anche cortisone.
Su questo modo di fare medicina contesto diverse cose. La prima che mi lascia perplesso e proprio non capisco è il perché un medico non si chiede o non chiede al paziente i motivi del malessere. Mi direte che se il paziente lo sapesse non andrebbe dal medico, ma sapete anche che è un obiezione debole. Il compito del medico è quello di ascoltare il paziente e cercare di capire la causa del male per trovarne la cura. Se io mi prendo un raffreddore è perché sono debole, non perché ho preso freddo e sono debole perché magari in quel periodo ho un'alimentazione sbagliata. A quel punto non ha più senso curare il raffreddore al massimo posso trovare sollievo con qualche rimedio naturale o evitare che diventi tosse insistente o sinusite. Un fisico sano non si ammala anche se si sfidano acque gelide nudi. Un medico di solito non ti chiede se sei stanco, stressato, se dormi poco, come va il lavoro o la famiglia, se hai una dieta equilibrata o se fai esercizio fisico, per lui sono cose non interessanti, ma invece sono importantissime. La seconda cosa che ritengo scandalosa è la prescrizione di medicine come fossero caramelle. Sappiamo bene che ogni pasticca ha delle controindicazioni e allora perché se ne fa un uso esagerato? Prima si risolve la causa, (vedi sopra), poi i rimedi naturali, acqua e limone, latte caldo con il miele, stare al caldo e al riposo e magari mangiare poco, e per ultimo le medicine . C'è chi dice che sotto ci siano gli interessi delle case farmaceutiche che spingono i medici a prescrivere medicine a fronte di regali. Se è così è ancora più triste. La terza cosa che mi urta è il rapporto che si instaura fra medico e malato: una prassi, una routine, una relazione che si ripete sempre con gli stessi metodi, le stesse parole e le stesse azioni. Si va dal medico, si fa la fila, si aspetta e magari ci si spazientisce anche se non si litiga con qualcuno che ci passa davanti e alla fine si ripete quella interazione fredda come di un correntista che va in banca a fare un prelievo dal cassiere.
Chissà se mai andremo dal medico e solo per il fatto di andare lì ci sentiremo meglio.
Su questo modo di fare medicina contesto diverse cose. La prima che mi lascia perplesso e proprio non capisco è il perché un medico non si chiede o non chiede al paziente i motivi del malessere. Mi direte che se il paziente lo sapesse non andrebbe dal medico, ma sapete anche che è un obiezione debole. Il compito del medico è quello di ascoltare il paziente e cercare di capire la causa del male per trovarne la cura. Se io mi prendo un raffreddore è perché sono debole, non perché ho preso freddo e sono debole perché magari in quel periodo ho un'alimentazione sbagliata. A quel punto non ha più senso curare il raffreddore al massimo posso trovare sollievo con qualche rimedio naturale o evitare che diventi tosse insistente o sinusite. Un fisico sano non si ammala anche se si sfidano acque gelide nudi. Un medico di solito non ti chiede se sei stanco, stressato, se dormi poco, come va il lavoro o la famiglia, se hai una dieta equilibrata o se fai esercizio fisico, per lui sono cose non interessanti, ma invece sono importantissime. La seconda cosa che ritengo scandalosa è la prescrizione di medicine come fossero caramelle. Sappiamo bene che ogni pasticca ha delle controindicazioni e allora perché se ne fa un uso esagerato? Prima si risolve la causa, (vedi sopra), poi i rimedi naturali, acqua e limone, latte caldo con il miele, stare al caldo e al riposo e magari mangiare poco, e per ultimo le medicine . C'è chi dice che sotto ci siano gli interessi delle case farmaceutiche che spingono i medici a prescrivere medicine a fronte di regali. Se è così è ancora più triste. La terza cosa che mi urta è il rapporto che si instaura fra medico e malato: una prassi, una routine, una relazione che si ripete sempre con gli stessi metodi, le stesse parole e le stesse azioni. Si va dal medico, si fa la fila, si aspetta e magari ci si spazientisce anche se non si litiga con qualcuno che ci passa davanti e alla fine si ripete quella interazione fredda come di un correntista che va in banca a fare un prelievo dal cassiere.
Chissà se mai andremo dal medico e solo per il fatto di andare lì ci sentiremo meglio.
domenica 17 marzo 2013
PRESIDENTI DELLE CAMERE
Ieri, sabato 17 marzo 2013, sono stati eletti i presidenti delle camere del nuovo parlamento italiano
La Camera dei Deputati si compone di 630 seggi:
297 PD, 37 SEL, 6 Centro Democratico, 5 SVP, per la coalizione di centro-sinistra;
98 PDL, 18 Lega Nord, 9 Fratelli d'Italia, per la coalizione di centro-destra;
39 Scelta Civica, 8 Unione di Centro per la coalizione di centro;
109 M5S;
2 MAIE, 1 USEI, 1 Vallée d'Aoste;
e la presidente di Palazzo Montecitorio è Laura Boldrini. Le sue funzioni sono quelle di presiedere la Camera e il parlamento in seduta comune, è la terza carica dello stato e spetterà a lei convocare le camere 30 giorno prima della scadenza del mandato del Presidente delle Repubblica per eleggerne il successore.
Il senato della Repubblica si compone di 315 seggi:
112 PD, 7 SEL, 2 SVP, 1 PATT, 1 Crocetta, per la coalizione di centro-sinistra;
98 PDL, 18 Lega Nord, 1 Grande Sud, per la coalizione di centro-destra;
19 Monti, per la coalizione di centro;
54 M5S;
1 MAIE, 1 Vallée d'Aoste;
e il presidente di Palazzo Madama è Pietro Grasso. Le sue funzioni sono quelle di presiedere il Senato, è la seconda carica della Repubblica e, qualora Presidente delle Repubblica non potesse svolgere le proprie funzioni perché impossibilitato o temporaneamente all'estero, lo sostituisce.
La Camera dei Deputati si compone di 630 seggi:
297 PD, 37 SEL, 6 Centro Democratico, 5 SVP, per la coalizione di centro-sinistra;
98 PDL, 18 Lega Nord, 9 Fratelli d'Italia, per la coalizione di centro-destra;
39 Scelta Civica, 8 Unione di Centro per la coalizione di centro;
109 M5S;
2 MAIE, 1 USEI, 1 Vallée d'Aoste;
e la presidente di Palazzo Montecitorio è Laura Boldrini. Le sue funzioni sono quelle di presiedere la Camera e il parlamento in seduta comune, è la terza carica dello stato e spetterà a lei convocare le camere 30 giorno prima della scadenza del mandato del Presidente delle Repubblica per eleggerne il successore.
Il senato della Repubblica si compone di 315 seggi:
112 PD, 7 SEL, 2 SVP, 1 PATT, 1 Crocetta, per la coalizione di centro-sinistra;
98 PDL, 18 Lega Nord, 1 Grande Sud, per la coalizione di centro-destra;
19 Monti, per la coalizione di centro;
54 M5S;
1 MAIE, 1 Vallée d'Aoste;
e il presidente di Palazzo Madama è Pietro Grasso. Le sue funzioni sono quelle di presiedere il Senato, è la seconda carica della Repubblica e, qualora Presidente delle Repubblica non potesse svolgere le proprie funzioni perché impossibilitato o temporaneamente all'estero, lo sostituisce.
giovedì 14 marzo 2013
CHECO
domenica 10 marzo 2013
FAR LEGNA
Bene, per questo inverno ho finito di tagliare legna. Ora devo spaccarla e tagliarla a pezzi, ma quello lo posso fare quando ho tempo mentre tagliare gli alberi bisogna aspettare la luna giusta. C'è chi dice che non conta niente la luna, io ci credo, sull'argomento sarebbe da leggere il libro di Lars Mytting "Hel ved", ma io non so il norvegese (è stato pubblicata anche in inglese).
giovedì 7 marzo 2013
SALVATORE SANSONE
Sono un ascoltatore della radio da moltissimo tempo. Ascolto spesso Radio Radicale, negli anni 90 seguivo "Suoni e Ultrasuoni" con le cuffiette dal walkman quando facevo il turno di notte in fabbrica perché ascoltare una cassetta o un cd si consumavano troppe pile, poi mi piaceva "Golem" di Gianluca Nicoletti, prima ancora quando ero piccolo "L'aria che tira" sempre su Radio Rai. Mi piaceva ascoltare Giannino su Radio 24 prima del master a Chicago oppure lo "Zoo di 105" che rimane sempre e comunque un programma simpatico ancorché irriverente. Fabio Volo su Radio Deejay era la passione di mia moglie e non disdegno, soprattutto per trovare sdegno, l'ascolto di Radio Maria che si prende ovunque.
Ma fin qui ho scritto di trasmissioni e conduttori che tutti possono ricordarsi. Altro invece è ricordarsi di chi alla radio interviene da ascoltatore. Io stesso ho chiamato più di una volta la radio per intervenire e mi è capitato anche di parlare in diretta. Di solito è difficile, la voce si spezza, le parole non escono, si è imbarazzati, ma comunque ci si ricorda per qualche secondo il nome di chi interviene e poi basta.
Ma c'è una persona che per me è un mito: Salvatore Sansone da Termini Imerese.
Di solito interviene a Radio Radicale, ma l'ho sentito anche alla trasmissione su Radio 2 di Forbice. Non l'ho mai sentito dire una parolaccia, mai alzare il tono, dice sempre le cose che pensa con riserbo e chiarezza, non offende mai nessuno e si presenta sempre: "sono Salvatore Sansone da Termini Imerese..."
Propongo Salvatore Sansone Presidente della Repubblica!
Ma fin qui ho scritto di trasmissioni e conduttori che tutti possono ricordarsi. Altro invece è ricordarsi di chi alla radio interviene da ascoltatore. Io stesso ho chiamato più di una volta la radio per intervenire e mi è capitato anche di parlare in diretta. Di solito è difficile, la voce si spezza, le parole non escono, si è imbarazzati, ma comunque ci si ricorda per qualche secondo il nome di chi interviene e poi basta.
Ma c'è una persona che per me è un mito: Salvatore Sansone da Termini Imerese.
Di solito interviene a Radio Radicale, ma l'ho sentito anche alla trasmissione su Radio 2 di Forbice. Non l'ho mai sentito dire una parolaccia, mai alzare il tono, dice sempre le cose che pensa con riserbo e chiarezza, non offende mai nessuno e si presenta sempre: "sono Salvatore Sansone da Termini Imerese..."
Propongo Salvatore Sansone Presidente della Repubblica!
martedì 5 marzo 2013
I FOSSILI DELLA SCUOLA PUBBLICA
Faccio il bidello da quasi 10 anni. Ho lavorato in diverse realtà, dagli asili alle scuole superiori ed ho constatato che esistono dei fossili umani nella scuola pubblica.
Sono persone che lavorano per decenni nello stesso luogo con la stessa mansione e che si sono integrate anima e corpo alla struttura scolastica e la sentono come una loro proprietà a prescindere dal ruolo che svolgono e spesso più bassa è la mansione più si sentono responsabili. Si comportano quindi come se tutto quello che riguarda la scuola riguardi loro stessi nel più intimo perché la vita scolastica è diventata parte integrante della loro vita personale. Molto spesso queste persone ricevono in servizio la visita dei loro consorti o familiari, segno che il loro luogo di lavoro è anche la casa della loro famiglia, li presentano ai colleghi e ne parlano in continuazione riferendosi a quest'ultimi con il nome di battesimo proprio come si fa a casa quando si parla di un parente.
La cosa che riesce loro meglio è criticare i colleghi, se più giovani e a tempo determinato meglio ancora, perché non svolgono il lavoro come lo svolgerebbero loro perché sono convinti che ripetere per le stesse abitudini e gli stessi movimenti li abbia resi dei lavoratori modello. Invece è esattamente il contrario, proprio la consuetudine e la ripetitività dei movimenti nella svolgimento delle loro mansioni li hanno resi di ristrette vedute e senza esperienza.
La loro presenza fisica costante nel tempo rispetto al personale precario della scuola che va e che viene cambiando in continuazione, li fa sentire indispensabili. Sono convinti che senza di loro la scuola non possa funzionare. Generalmente fanno pochissima malattia proprio per non sfatare questo mito.
Nella maggior parte dei casi sono del luogo in cui lavorano (del nord) e ce l'hanno a morte con quelli che, provenendo da lontano (il sud) hanno esigenze personali e lavorative diverse dalle loro.
A differenza dei fossili minerali questi non si possono tenere sul davanzale.
Sono persone che lavorano per decenni nello stesso luogo con la stessa mansione e che si sono integrate anima e corpo alla struttura scolastica e la sentono come una loro proprietà a prescindere dal ruolo che svolgono e spesso più bassa è la mansione più si sentono responsabili. Si comportano quindi come se tutto quello che riguarda la scuola riguardi loro stessi nel più intimo perché la vita scolastica è diventata parte integrante della loro vita personale. Molto spesso queste persone ricevono in servizio la visita dei loro consorti o familiari, segno che il loro luogo di lavoro è anche la casa della loro famiglia, li presentano ai colleghi e ne parlano in continuazione riferendosi a quest'ultimi con il nome di battesimo proprio come si fa a casa quando si parla di un parente.
La cosa che riesce loro meglio è criticare i colleghi, se più giovani e a tempo determinato meglio ancora, perché non svolgono il lavoro come lo svolgerebbero loro perché sono convinti che ripetere per le stesse abitudini e gli stessi movimenti li abbia resi dei lavoratori modello. Invece è esattamente il contrario, proprio la consuetudine e la ripetitività dei movimenti nella svolgimento delle loro mansioni li hanno resi di ristrette vedute e senza esperienza.
La loro presenza fisica costante nel tempo rispetto al personale precario della scuola che va e che viene cambiando in continuazione, li fa sentire indispensabili. Sono convinti che senza di loro la scuola non possa funzionare. Generalmente fanno pochissima malattia proprio per non sfatare questo mito.
Nella maggior parte dei casi sono del luogo in cui lavorano (del nord) e ce l'hanno a morte con quelli che, provenendo da lontano (il sud) hanno esigenze personali e lavorative diverse dalle loro.
A differenza dei fossili minerali questi non si possono tenere sul davanzale.
domenica 3 marzo 2013
SONO UN CICLOPENDOLARE
Da quando risiedo nel feltrino sono un pendolare della bicicletta, cioè vado a lavorare in bici, estate e inverno, se il tempo non è pessimo. Sono fortunato che il luogo in cui abito da quello in cui lavoro dista solo 8 km e faccio orario continuato quindi vado e vengo una sola volta. Condivido l'originale idea di mobilità di Barbieri, Fiabane e Sommavilla che prevede anche una ciclabile su strade secondarie esistenti Belluno-Feltre. Gli amministratori del bellunese dovrebbero fare, è finito il momento del pensare, i progetti ci sono e la volontà dei cittadini anche. Nel frattempo però chiedo un po' di considerazione per chi, come me, tenta di fare a meno dell'automobile almeno per andare al lavoro. Agli automobilisti chiedo: di sorpassare le biciclette passando alla larga senza sfiorarle (i ciclopendolari sono sempre da soli e occupano poca carreggiata), di alzare gli abbaglianti di notte quando arrivano da dietro e di abbassarli quando provengano di fronte (io uso fanale e giubetto catarinfrangente), di provare ad usare mezzi alternativi all'auto, se possibile. Alle amministrazioni locali e a chi gestisce le strade chiedo: di pulire le strade dalla neve e ora, dal ghiaino dell'inverno (pericoloso anche per le moto), di chiudere le buche e spianare i tombini, di tagliare i rami degli alberi e le erbacce che sporgono sulle strade e infine, di fare piste o strade destinate ai ciclisti. Ricordo la possibilità del doppio senso “limitato” alla bici nelle strade a senso unico (prot. 6234 del 21/12/2011 Ministero dei Trasporti).
sabato 2 marzo 2013
MIAMI HEAT HARLEM SHAKE
Non solo cose serie o semi-serie, anche qualche stronzata con un po' di musica... starting fromTHE BIRDMAN!!!
CARCERI
Dal libro Casaleggio, Fo, Grillo "Il Grillo canta sempre al tramonto" riporto questo pezzo che riguarda le carceri:
...
DF ...Qui va ricordata la battaglia di
Marco Pannella a favore dello svuotamento delle carceri ridotte in
condizioni terribili a causa del sovraffollamento disumano (140
detenuti ogni 100 posti, un totale di 66685 detenuti a fronte di una
capienza regolamentare di 46795, secondo il Nono rapporto nazionale
sulle condizioni dei detenzione “Senza dignità” stilato
dall'Associazione Antigone nel 2012). Quello delle carceri è un tema
che sta molto a cuore a me e a Franca, da sempre. Sono stato a San
Vittore qualche giorno fa. Persino la direttrice del carcere e le
guardie si mostravano indignate per le condizioni in cui dovevano
operare.
Ho visitato anche carceri all'estero,
in Svezia e Norvegia. Entrare in una prigione di quei paesi è come
entrare in un altro mondo. Scopri che esiste un'umanità anche nelle
galere, se sei in una nazione civile, naturalmente.
In Italia chi gestisce la tua
carcerazione pare goda della tua sofferenza. E non è grave il fatto
che tu sia dentro quattro mura, che abbia poca aria, che ti brucino
le lettere e non te le facciano avere, che ti impongano sempre
crudeltà inutili e via dicendo. Il problema è che ti mortificano,
ti umiliano facendoti precipitare in uno stato di assenza d'identità.
Così non c'è da meravigliarsi che i detenuti si impicchino o si
infilino in testa una sacchetto di plastica per suicidarsi. Li
tengono in quattro dentro una stanza che è per una persona singola,
con il cesso lì a tre passi, un buco nel pavimento. Questa è la
rieducazione del detenuto all'italiana. Che civiltà è quella che
non rispetta la dignità di una persona? La gente non sa di
quest'inferno, non sa a che punto si sia arrivati.
BG Non se ne occupa perché
nell'immaginario collettivo il delinquente è un essere da eliminare.
GC Sul problema carceri abbiamo fatto
informazioni in questi anni. La nostra idea non è discutere di cosa
succede nelle carceri, ma diminuirle. Questo è il nostro obiettivo.
DF Si, ma prima di cercare di abolirle
devi arrivare a dire alla gente cosa succede lì dentro. La gente non
lo sa.
GC Se tu togli dalla carceri tutti
coloro che hanno compiuto reati amministrativi, tutti coloro che oggi
sono soggetti alla legge Fini-Giovanardi, tutti coloro che non sono
pericolosi, quanti detenuti rimangono? Se poi togli anche gli
extracomunitari e consenti loro di scontare la pena a casa, vicino
alla famiglia, agli amici, quanti ne rimangono?
DF La soluzione del problema delle
carceri è certamente svuotarle ma, insisto, bisogna cominciare a far
sapere che cosa succede oggi al loro interno.
GC Noi abbiamo pubblicato un libro con
Rizzoli, un libro sulle morti in carcere, La pena di morte italiana.
E' un libro terribile, difficile leggerlo fino in fondo. L'hanno
comprato molte persone in rete, non è successo niente. Io penso che
l'italiano sia sostanzialmente indifferente ai problemi delle carceri
fin quando non lo toccano direttamente. Se elimini il carcere, non
c'è più il problema.
...
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